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Design e Arti Decorative

mercoledì 12 giugno 2024 e giovedì 13 giugno 2024, ore 15:00 • Milano

314

Manifattura Italiana

Sideboard , 1950 ca.

Stima

€ 4.000 - 6.000

Lotto venduto

€ 2.838

I prezzi di vendita comprendono i diritti d'asta

Informazioni

h 93 x 236 x 46,5 cm
in legno impiallacciato e dettagli in ottone.
Produzione Singer & Sons
Etichetta originale

Note Specialistiche

Attiva a New York dalla fine dell’Ottocento, La Singer & Sons è stata la prima impresa americana che nel secondo dopoguerra comincia a diffondere sistematicamente negli Stati Uniti il lavoro dei designer italiani. A partire dal 1949, il giovane Josef Singer si propone di re-orientare verso il moderno l’azienda di famiglia, fino a quel momento specializzata nell’arredo tradizionale; dopo aver compiuto una ricognizione delle proposte presenti in patria si rivolge all’Italia, attratto dal calore, dalla vivacità e dall'eccellenza artigianale del Bel Paese. Singer entra quindi in contatto con Gio Ponti, individuato come interlocutore privilegiato per discutere del progetto. Quest’ultimo coinvolse a sua volta un gruppo scelto di progettisti, che comprendeva Ico Parisi, Carlo Mollino e Carlo De Carli, mettendo in contatto Singer con le ditte italiane con cui era solito lavorare, a cominciare da Cassina. Grazie a queste collaborazioni, a cui va ad aggiungersi quella della designer americana Bertha Schaefer, la Singer & Sons lanciò nell’ottobre 1951 la linea Modern by Singer; la strategia era far leva sull’associazione tra la prestigiosa tradizione culturale dell’Italia e l’idea, diffusa dalla stampa statunitense, di un “nuovo rinascimento” italiano. Enfatizzando le qualità scultoree dei mobili che venivano presentati dai giornali, e dai media in generale, come vere e proprie opere d’arte, la strategia di Singer puntava sull’adattamento dei modelli italiani al gusto e alle preferenze americane: privilegiando le tipologie di arredi che riteneva più gradite dal pubblico locale, ne smorzava gli elementi percepiti come eccessi ornamentali adattandone le dimensioni alle nuove esigenze estetiche, e agli spazi più contenuti, del vivere moderno. Tra Singer e Ponti si instaurò una lunga amicizia, ampiamente documentata da una fitta corrispondenza epistolare. Le scelte di Singer, a cui Ponti - strenuo difensore dell’inviolabilità della propria espressione personale - tentò invano di opporre resistenza, si riveleranno vincenti, a giudicare dalla positiva accoglienza toccata alla collezione. “Modern by Singer” voleva correggere la percezione del capriccioso e stravagante design italiano, generata in molti osservatori americani anche dalla mostra Italy at Work del 1950. Nel 1956 Singer & Sons apre nel Fuller Building, tra le newyorkesi Madison Avenue e 57th Street, un nuovo showroom dedicato esclusivamente al moderno, affidandosi alla stessa cerchia di progettisti italiani più Vito Latis. Benché l’idea di Singer nascesse da esigenze commerciali, ebbe come effetto quello di alimentare il dialogo transatlantico assecondando il processo di assimilazione delle proposte italiane da parte del design statunitense.

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