Informazioni
- Motore Alfa Romeo.
- Livrea originale Miller.
- Ex Roberto Guerrero.
- Dalla collezione di Mauro Pane.
Note Specialistiche
Quando tra la fine anni 80 e inizio 90, questa vettura nacque, la Indy è la formula più veloce del mondo, in molti casi più veloce anche della Formula 1. Le vetture Formula Indy hanno la stessa potenza delle Formula 1, ma devono scontare qualche ritardo di risposta del turbo e un peso maggiore; le vetture danno la sensazione di affaticare meno il pilota, consentendogli la lucidità mentale necessaria a completare i tanti giri di corsa, di cui spesso quelli conclusivi sono i più concitati e decisivi, come a Indianapolis.
I rapporti tra Alfa Romeo e le corse negli Stati Uniti iniziano negli anni 30, ma bisogna attendere lunghi anni per rivedere il marchio in lizza nei campionati americani, sotto forma di solo propulsore. Il Biscione si affaccia in formula Indy dall’89 al 91, ufficialmente per incrementare i volumi di vendita della Milano (ossia del modello 75) e della 164. L’immagine sportiva dell’Alfa è importante e, tramite la massima categoria, l’Alfa intende rinverdire gli allori oltre oceano.Il pilota prescelto alla guida è il veterano Roberto Guerrero, colombiano classe 1958, dal 1984 impegnato nella categoria dopo aver debuttato in Formula 1. Il debutto nel 1989 è prematuro e non c’è sufficiente tempo per lo sviluppo, aggiunto a problemi tecnici e organizzativi, ma col tempo le cose cambiano. Nel settembre 1989 l’Alfa Romeo si lega al team Patrick diretto da Chip Ganassi. La March-Alfa Romeo del team si dimostra veloce ma non dà grandi risultati finché il team divorzia da March e inizia un rapporto con Lola che diventa prioritario. La macchina ottiene dei buoni piazzamenti ma l’avventura nella formula Indy di Alfa Romeo terminerà con un po’ di rimpianto perché il potenziale del propulsore appare ancora oggi più significativo dei risultati concretamente ottenuti.
La monoposto Lola in asta nata per percorrere gli ovali americani a oltre 350 kmh e capace di raggiungere i 388 kmh, è una Lola Alfa Romeo T9000, con un sofisticato telaio misto carbonio e honeycomb in alluminio progettato in Lola ed un motore Alfa Romeo 8V da 2,7 litri capace di superare i 700 hp girando a oltre 12.000 rpm. La vettura ha un passato importante, avendo corso per il team Patrick Racing nella stagione 1990, con numero 20 e sponsor Miller, livrea che mantiene oggi e fu pilotata da Roberto Guerrero, il primo pilota colombiano a debuttare in Formula 1. Alla fine del 1998, Giovanni Litrico collezionista italiano di Torino, ha comperato l’intero team Patrick Racing composto da tre March e tre Lolacon motorizzazione Alfa Romeo. L’auto faceva parte della scuderia e arrivò in Italia; divenne proprietà del noto pilota e restauratore italiano Mauro Pane che si prese cura della Lola/Alfa Romeo fino alla sua morte. L'attuale proprietario per passione seguiva Pane nella sua officina ed ha conservato la Formula Indy fino a oggi. La monoposto compare tra le iscritte al campionato CART nella lista della rivista Autosprint con il pilota Roberto Guerrero. La vettura conserva la sua livrea originale del campionato CART, il motore è l'Alfa Romeo tipo Indy da oltre 700 cv con alimentazione a etanolo identificato dalla targhetta come Tipo Indy 002. Un'altra Lola/Alfa Romeo è conservata al museo dell'Alfa Romeo di Arese. La monoposto è stata messa in moto prima dell'asta e viene fornita con il suo avviatore ausiliario, chiavi per le ruote e alcuni pezzi di ricambio.