Informazioni
H 39,5 cm
La figura si presenta di fronte, simmetrica, con le braccia appoggiate sul ventre: per i Baulé un segno di pace. Gli occhi socchiusi a grano di caffè donano al volto un’espressione di raccoglimento. La raffinata pettinatura è quella riservata ai personaggi da rango elevato. Le scarificazioni del corpo, oltre ad avere una funzione estetica sono indicative per definire l’appartenenza etnica. I polpacci ben pronunciati sono caratteristici delle opere Baulé più arcaiche. I piedi isolati dal terreno segnalano l’immagine di un essere idealizzato che vive nell’aldilà. Un intervento indigeno di restauro, con sottili graffette di rame, è presente sul lato posteriore.
Provenienza
- Ex collezione privata (Lugano);
Bibliografia
- BOYER ALAIN MICHEL “Miroirs de l’invisible” articoli pubblicati sulle riviste: Arts d’Afrique Noire n° 44, pagg. 30 - 46 (Inverno 1982) e Arts d’Afrique Noire n° 45, pagg. 21 - 34 (Primavera 1983);
- BOYER ALAIN-MICHEL "Visions d'Afrique: Baule" Milano 2008
- GOY BERTRAND “Cote d’Ivoire - Premieres regards sur la sculpture - 1850 / 1935” Parigi 2012;