Informazioni
- Eleggibile Mille Miglia.
- La "TV" ha un passato importante come vincitrice di classe alla Mille Miglia.
- Completo restauro.
- Matching numbers.·
- Targhe originali.
Documenti
Immatricolazione e targhe italiane in ordine e aggiornate.
Eleggibilità
- Mille Miglia. Eleggibile.
- Giro di Sicilia. Eleggibile.
- Targa Florio. Eleggibile.
- Goodwood Revival. Eleggibile.
- Coppa d’Oro delle Dolomiti. Eleggibile.
- Vernasca Silver Flag. Eleggibile.
- California Mille: Eleggibile.
- Nürburgring Classic. Eleggibile.
- Pebble Beach Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Amelia Island Concours d’Elegance. Eleggibile.
- Chantilly Arts & Elegance Richard Mille. Eleggibile.
- Concorso d’eleganza Villa D’Este. Eleggibile.
Provenienza
La Fiat 508 C fu introdotta per la prima volta nel 1937, alimentata da un motore a 4 cilindri da 1.089 cc, invece del precedente da 1 litro della Balilla. La potenza aumentava di un terzo, a 32 CV a 4.000 giri/min. All'epoca, il suo comfort, la sua maneggevolezza e le sue prestazioni erano prodigiose, il che la rendeva "l'unica auto per la gente che era anche l'auto per un pilota". Insolite per un'auto a basso prezzo del tempo erano le sospensioni anteriori indipendenti. Nel 1939 l'auto subì un rifacimento del muso e diventò la Fiat 1100, qualche volta inappropriatamente conosciuta come 1100 A per distinguerla dai modelli seguenti. L'auto aveva ricevuto una griglia più alta e più definita, che gli valse il soprannome popolare di 1100 “musone”: con barre orizzontali cromate, le tre superiori estese all'indietro su aperture a forma di finestra su ciascun lato del cofano motore, ridisegnato. I tipi di carrozzeria disponibili erano sei, tutti derivati dal modello precedente: berlina, berlina cabriolet, decappottabile, berlina sportiva, passo lungo e taxi. Nessun cambiamento significativo venne apportato alla meccanica dell'auto. Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1948, la 1100 ricevette alcuni aggiornamenti meccanici e negli interni e fu ribattezzata 1100 B. Il motore 1100 B, rivisto, produceva 35 CV a 4.400 giri/min, grazie a più grandi collettori di aspirazione e scarico e ad un carburatore più grande. All'interno, un nuovo volante e una nuova strumentazione. La 1100 B era disponibile come berlina, passo lungo e taxi. Un totale di 25.000 esemplari fu realizzato tra il 1948 e il 1949. La 1100 B durò solo un anno, fino al 1949, quando la macchina fu reintrodotta con un nuovo bagagliaio e un nuovo nome, 1100 E.
L’auto
Il telaio Fiat 1100 B (Vignale) n. 305807 è un'auto prodotta in una serie estremamente limitata di pochissimi esemplari (due, forse tre) nel 1948. L'auto fu costruita dalla Carrozzeria Vignale attorno a telaio e motore della Fiat 1100 B. Alfredo Vignale, proveniente dagli stabilimenti Farina, aveva iniziato la sua attività nel 1946 a Torino, costruendo "carrozzerie personalizzate" su telai Fiat, Lancia e Cisitalia, nate grazie allo speciale rapporto di collaborazione che ha legato il fondatore dell'azienda al designer automobilistico Giovanni Michelotti, autore anche di questa vettura. Quindi, questa "berlinetta superleggera" è un esemplare dei primi anni di Vignale e già dimostra tutta la sua maestria. Venne costruita in gran parte in alluminio, esclusa la parte frontale. Alcune parti, come le portiere, richiamano, se non sono esattamente identiche a quelle della coeva "berlinetta" Cisitalia. A questa vettura ne seguì una realizzata sul telaio della successiva Fiat 1100 E, che si differenziava per un passo più lungo (difficile da distinguere) e, principalmente, per le due aperture orizzontali accanto alla griglia principale, sul muso. Il telaio no. 305807 fu esposto al Salone Internazionale dell'Automobile di Torino nel 1948. Come tutti i grandi carrozzieri dell'epoca, Vignale partecipò a concorsi di eleganza: una vetrina preferita, grazie a prestigio, visibilità e premi. Questo si suppone sia accaduto anche al telaio no. 305807. Pubblicità e articoli dell'epoca mostrano l'auto premiata in concorsi d'eleganza sia grandi che piccoli: la 1100 B di Vignale è stata vincitrice al Gran Premio d'Europa di Juan Les Pin, Gran Premio di Firenze, Gran Premio di Alassio. Non sappiamo molto sulla storia del telaio no. 305807, dopo i primi anni fino a quando fu riscoperto, davvero un “barn-find”. L'auto era sempre rimasta in un garage riparato ed era completa. Ilrestauro, completamente documentato e fotografato, è stato completo e attento ad ogni dettaglio, rispettoso dei materiali, delle tecniche e dei colori. L'auto risplende ora nel suo meraviglioso verde scuro con interni in pelle marrone e verde. Le linee pulite, con un gusto sobrio per la rifinitura, sono tornate al loro massimo fulgore. L'auto viene venduta con il suo libretto originale.
Stato dell’arte: Completo e documentato restauro di carrozzeria, interni e motore.