Le fotografie di città diventano più interessanti quando consentono di fare dei confronti fra le età diverse in cui sono state realizzate e i tanti stili dei fotografi che si sono succeduti nel riprenderle. Partiamo da Venezia che da questo punto di vista è piuttosto difficile perché, essendo stata al centro di un eccesso di attenzione ha quasi finito per consumare la sua immagine. Fra i primissimi a documentarla c’è stato Carlo Naya (lotto 260, 261, 262, 263, 264) di cui qui abbiamo una bella collezione di riprese: un originale panorama dall’alto del campanile di San Marco, un classico come quello dei Ponte dei Sospiri e una curiosa basilica di San Marco con la torre dell’orologio realizzata con una albumina successivamente colorata a mano.
Totalmente diverso – e siamo negli anni Quaranta del Novecento – è lo sguardo di Osvaldo Bohm (lotti 27, 28, 29, 30) che riprende una città che oggi non sapremmo tanto riconoscere nella sua antica quotidianità.
Arriviamo infine a Fulvio Roiter (lotti 294, 295, 296) con immagini degli anni Sessanta che riprendono in bianco e nero la città senza nessuna concessione retorica e una successiva ripresa degli anni Ottanta dove il Carnevale e le sue maschere non erano ancora diventati un inflazionato meccanismo commerciale.
Un’operazione simile si può fare con Roma ma stavolta confronteremo due immagini ottocentesche – il Palazzo della Cancelleria ripreso dal milanese Luigi Sacchi (lotto 306)“fotografo e luci rafo” come definito e la Fontana di Trevi da Robert Macpherson (lotto 227) –con la visione di Roma da parte dell’americano ma francese d’adozione William Klein (lotto 195) in un bellissimo libro intitolato appunto Roma.
A Parigi città che in ogni angolo mostra segni del passaggio di innumerevoli fotografi dedichiamo queste due immagini di André Kertèsz (lotto 191, 192) decisamente insolite. Più numerose sono le fotografie di Milano: si passa dallo sguardo rigorosamente compositivo di Bruno Stefani (lotto 330) a quello attento ai particolari di Angelo Mereu (lotto 235) per finire con quello modernissimo di Maurizio Galimberti (lotti 124, 125, 128).
Ci dedichiamo, infine, a un confronto audace: da una parte il Francis Frith (lotto 121) che documenta nel 1860 la costruzione a Londra del Crystal Palace che avrebbe colpito l’immaginazione dei contemporanei per la sua meraviglia e dall’altra le foto ben più recenti del 2011 di Marco Zanta (lotti 378, 379) che raccontano una Shanghai punteggiata di grattacieli che ormai non stupiscono più.
Testo di Roberto Mutti