Il dipartimento di Vini ha selezionato quattro bottiglie assolutamente imperdibili dell’asta del 30 marzo: tra i 400 i lotti proposti infatti spiccano alcune proposte eccezionali: un Brunello Biondi Santi Riserva 1955, considerato uno dei 12 migliori vini del XX Secolo da Wine Spectator, uno degli champagne più ricercati degli ultimi anni, Jacques Selosse Millésime 2008, un rarissimo cognac Grande Vieille Reserve Premier Empire, e il Red Ribbon, Macallan che vanta oltre 40 anni di invecchiamento.
Biondi Santi Riserva 1955
Una Riserva mitica di Biondi Santi, l’inventore del Brunello di Montalcino. Il 1955 è stato giudicato da Wine Spectactor come uno dei 12 migliori vini del XX Secolo, tra l’altro unico vino italiano presente nella lista. Il rabbocco da parte del produttore – con certificato datato 2001 – rende questo esemplare ancora più interessante e in condizioni di conservazioni strepitose.
Jacques Selosse Millésime, 2008
La produzione di Selosse, in Champagne, si contraddistingue per la grande personalità e le metodologie fuori dagli schemi. La produzione è biodinamica (non certificata per mantenere una certa flessibilità), uso del legno per la fermentazione e una gamma produttiva eclettica sono alcune delle cifre di Selosse. Per citare un esempio iconico, il Substance è una cuvée che prevede l’utilizzo del metodo Solera.
Il Millésime ècprodotto solamente nelle migliori annate dalle uve provenienti dai vigneti di Le Mont de Cramant e Les Chantereines. Lo stile molto integro del produttore non ammette scale di grigi e di conseguenza gli Champagne Selosse dividono: o si amano, o si odiano. Una cosa è però evidente. Gli Champagne di Selosse sono sempre più ricercati e l’analisi dei prezzi di mercato parla chiaro: negli ultimi 5 anni il prezzo dei Selosse Millésime ha subito un incremento dei prezzi medi di mercato da circa 500 € a oltre 2.000 € a bottiglia.
Caves de l’Hotel de Paris Grande Vieille Reserve Premier Empire Cognac
Il “Premier Empire” veniva imbottigliato in particolari occasioni per i clienti dell’Hotel de Paris Monte Carlo. Prodotto nelle Caves dell’Hotel, prende il nome da una botte di cognac che originariamente sembra contenesse al suo interno parti di distillato prodotte proprio durante il periodo del primo impero (1804-1814). Seguendo un processo simile alla produzione del “Perpetuo” la botte non venne mai svuotata completamente dal suo contenuto, bensì rabboccata con nuovi parti di cognac a ogni imbottigliamento.
Ne consegue che parte del distillato contenuto in questa bottiglia risalirebbe ai primi 15 anni del 1800, periodo d’oro di Napoleone. Dal contenuto in centilitri, e data l’assenza di numerazione in etichetta (propria di imbottigliamenti più recenti), il periodo di imbottigliamento di questo esemplare è stimato intorno agli anni ’60 del XX secolo.
Macallan 1940 Red Ribbon, 1940
Gli imbottigliamenti Macallan “Red Ribbon” sono considerati tra i più rari rilasciati dalla distilleria delle Highlands. Sono anche tra i primi imbottigliati direttamente dalla distilleria, che era solita appoggiarsi a imbottigliatori indipendenti (come Cambpell & Hope e Gordon & Machpail). Il nome di uso comune tra gli appassionati e collezionisti deriva dall’elegante nastro rosso che abbraccia la bottiglia, racchiuso da un sigillo in ceralacca. Distillato nel 1940 e imbottigliato nel 1981, oltre 40 anni di invecchiamento in botte: un lunghissimo riposo non comune per il mondo dei Whisky. Altra chiccha è l’etichetta scritta a mano, che insieme al nastro sottolineano la rarità dell’imbottigliamento. Bottiglie ovviamente limitate e numerate.
L’asta in programma per il prossimo 30 marzo proporrà una selezione delle migliori etichette italiane e francesi, grandi champagne e distillati rari e prestigiosi: sfoglia il catalogo e registrati per partecipare.