Quella relazione durata quasi dieci anni fu il motore della carriera di Chanel e Arthur Boy Capel è considerato il grande amore della vita di Coco Chanel.
Ci sono borse iconiche di cui tutti conosciamo la storia. Come la Birkin di Hermés, nata da un incontro in aereo tra l’attrice Jane Birkin e Jean-Louis Dumas, presidente della maison francese o la 2.55 di Chanel, ideata proprio nel febbraio 1955 e resa celebre dalla catenella della tracolla, ispirata al portachiavi delle suore dell’orfanotrofio in cui trascorse la sua infanzia Gabrielle Coco Chanel.
La storia della “Boy” però, per quanto sia diventata un vero e proprio must have tra le it-bag, è forse meno conosciuta, ma altrettanto degna di nota e tutta da scoprire.
Creata da Karl Lagerfeld nel 2011, quando era alla guida creativa del celebre marchio del lusso francese, questa borsa deve il suo nome ad Arthur “Boy” Capel, il grande amore di Gabrielle Chanel. Una relazione intensa, passionale ma anche tragica, senza la quale gran parte della storia di Chanel non sarebbe mai stata scritta.
I due si conobbero tramite Etiènne de Balsan, primo fidanzato ufficiale di Gabrielle, al quale rimase legata otto anni e che per primo credette nelle sue grandi potenzialità, finanziando le sue creazioni e facendo conoscere il suo nome nei circoli borghesi parigini.
Proprio nel castello in cui viveva con Etiènne, a Royallieu nei pressi di Compiègne, Coco incontrò nel 1909 Arthur Capel, colui che sarebbe diventato il grande amore della sua vita. “Boy” (come poi venne soprannominato affettuosamente dalla stessa Gabrielle) Capel era un ex giocatore di polo, industriale nel settore del carbone e rappresentante dell’alta borghesia inglese.
I due andarono a vivere insieme e nel 1910, Boy contribuì all’apertura del primo atelier di Chanel in Rue Cambon 31, dove si trova tutt’oggi la sede della Maison. Quel momento cambiò per sempre la carriera di Gabrielle, che divenne in breve una delle più grandi icone della moda.
Sempre Capel finanziò l’esclusiva boutique a Deauville, in Normandia. Pare che le due C del logo siano in realtà l’intreccio di Chanel e Capel, e non le sole iniziali della stilista.
La loro fu una storia fatta di passione. La coppia era legata dai tanti interessi in comune come la numerologia, la letteratura e la poesia e il supporto di Boy nei confronti di Coco fu una parte fondamentale della loro relazione.
I due però non si sposarono mai: lei, nata in un ospizio per poveri e cresciuta in orfanotrofio, lui, aristocratico inglese che per questioni di rango sposò, nel 1918, un’altra donna, Diana Wyndham, figlia di un Lord. Nonostante il matrimonio, Coco e Boy continuarono a vedersi. Il 1919 cambiò per sempre le sorti del loro amore. Durante un viaggio in auto per raggiungere Coco dopo una lite, Boy perse la vita in un tragico incidente sulla strada per Cannes. Quella relazione durata quasi dieci anni fu il motore della carriera di Chanel e Arthur Boy Capel è considerato unanimemente il grande amore della vita di Coco Chanel.
Nel 2011, Karl Lagerfeld pensò di rendere omaggio a questo grande amore e nacque così la celebre “Boy”: la borsa, dalle linee squadrate, semplici e quasi mascoline, è oggi uno degli accessori della Maison più amati in assoluto. Esistono diversi modelli e varianti di colore e materiale, ma tutti sono contraddistinti da un particolare: il grande bottone art déco che Karl Lagerfeld scelse come tratto distintivo della borsa.
Luxury Fashion è un’asta imperdibile per chi ama la moda, le borse iconiche e gli accessori. In catalogo, oltre a quattro modelli “Boy”, spiccano altre meravigliose Chanel, una selezione variegata di Birkin e Kelly e di foulard di Hermés, e tanti altri accessori dei grandi brand del lusso.
Catalogo completo
giovedì 10 dicembre 2020, ore 15:00 • Milano