“Il settore dei libri, autografi e stampe non conosce dunque crisi, la varietà dell’offerta riesce a rispondere ai gusti variegati dei collezionisti, adattandosi alle mode del momento e aprendosi al mercato internazionale perché si sa, un bel libro non conosce confini”
Fabio Massimo Bertolo, Senior Specialist del Dipartimento di Libri, Autografi e Stampe
Si è chiusa con un ottimo risultato l’asta di Libri, Autografi e Stampe, ospitata nella sede di Roma lo scorso mercoledì 18 novembre ma svoltasi sostanzialmente on line, con centinaia di clienti collegati sulle varie piattaforme, moltissimi dei quali stranieri. Durata quasi otto ore, con continui rilanci per le aggiudicazioni dei lotti, l’asta si è chiusa con un totale di 570.000 € (inclusi i diritti), pari al 90% del valore raccolto.
Tra i lotti di punta dell’asta spiccava una rara lettera di Giacomo Leopardi (lotto 12) risalente al 1825 e indirizzata a un amico, il Conte Carlo Emanuele Muzzarelli a Roma. Nella missiva, Leopardi accetta di pubblicare dei versi in suo onore scritti proprio dal conte, che fu personaggio di riferimento dello scenario culturale romano, con una costante attività letteraria e culturale. Uno slancio di orgoglio per un Poeta che siamo abituati a considerare timidamente racchiuso in sé stesso. Eppure, conosceva bene il suo valore.
Di rilievo anche la vendita della bolla pontificia di Paolo III al lotto 78, relativa alla Fabbrica di San Pietro. In essa sono contenute le normative, i poteri, le concessioni date alla Fabbrica per la costruzione della basilica di San Pietro, una sorta di moderno capitolato relativo al monumento per eccellenza della cristianità. Il documento è datato 1541, mentre era direttore dei lavori Antonio da Sangallo.
L’aggiudicazione più rilevante del settore manoscritti è stata quella del codice di medicina pratica del Trecento offerto al lotto 60, che con una stima di 2.500 € ha raggiunto i 18.000 € in asta (inclusi i diritti)! Si tratta di una rara silloge di testi medici della fine del Trecento dedicati a vari argomenti, tra cui la peste, con suggerimenti pratici per circoscrivere l’epidemia: di grandissima attualità.
La selezione del catalogo era ampia e variegata, dai rari incunaboli fino alle moderne edizioni novecentesche di Munari e Paladino. Alcune tematiche hanno però riscosso il maggiore interesse da parte dei collezionisti, su tutte l’ampia sezione di libri di culinaria e quella dedicata alla demonologia, all’Inquisizione e alle pratiche esoteriche. Il lotto più interessante di culinaria, il Pisanelli del 1583, da una base d’asta di 300 € è stato aggiudicato per 4000 € (inclusi i diritti); ricco di 25 tavole in cui si descrivono l’utilizzo degli alimenti e le rispettive proprietà, tra cui lo stato in cui si possono apprezzare al meglio, i giovamenti che apportano, le caratteristiche nocive e come rimediare ad esse. L’ultima parte è dedicata al bere e al vino.
I lotti 139 e 140 trattavano di Stregoneria, sulla natura dei Demoni e sui vari sortilegi magici praticabili, un argomento che suona di grande attualità in un periodo di serie noir e di gusto gotico imperante.
Un’ultima segnalazione lo meritano i lotti di carte geografiche e atlanti, su cui spiccano le due aggiudicazioni della carta dell’Italia del Tolomeo (lotto 83), splendidamente acquarellata (1483), aggiudicata per 16.500 € (diritti inclusi) e l’atlante veneto del Coronelli, con oltre 150 tavole raffiguranti il mondo alla fine del Seicento, aggiudicato per 22.000 € (diritti inclusi).
L’ultima sezione del catalogo presentava degli eleganti illustrati francesi dell’Ottocento, opera di Brunelleschi, Uzanne, Bres etc., volumi in cui si unisce la curiosità dei testi, la bellezza delle illustrazioni e l’eleganza delle edizioni, in raffinate legature da amatori. Un genere di libri che non tramonta mai, e i collezionisti ne hanno apprezzato il valore con continui rilanci.
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giovedì 03 dicembre 2020, ore 15:00 • Roma