L’Alfa Romeo 6C 2500 Sport, con telaio no. 915207 e carrozzeria no. 2857, è uno dei pochissimi esemplari (18 in tutto, secondo Luigi Fusi; di queste, 9 erano Sport Berlinetta) costruiti nel 1944, un momento davvero particolare e difficile: in pieno svolgimento della II guerra mondiale, quando la maggior parte della produzione, quando ancora era possibile, nonostante i bombardamenti, era rivolta alle esigenze belliche.
Fu costruita con carrozzeria Berlinetta (4 posti), dalla cosiddetta Carrozzeria “Turinga“, con il famoso e innovativo sistema Superleggera. Il metodo Superleggera fu introdotto dalla Carrozzeria Touring nel 1936. La tecnica (mutuata dalla costruzione di aeroplani) prevedeva una scocca in sottili (ma resistenti) tubi d’acciaio alla quale sono applicati i pannelli in alluminio della carrozzeria. Telaio e scocca, inoltre, erano tutt’uno, anticipando di parecchi anni l’avvento della scocca portante. La Carrozzeria Touring che, insieme a Pinin Farina e con lungo distacco sugli altri carrozzieri, allestì la maggior parte di 6C 2500, fu artefice delle massime espressioni su quel telaio. Le creazioni di Touring furono le preferite da una clientela esclusiva e si guadagnarono ripetuti successi ai concorsi d’eleganza, così come grandi risultati nelle competizioni.
In breve, la Carrozzeria Touring era, per il modello 6C 2500, il riferimento. Il telaio n. 915207, con la sua particolare linea dinamica ed imperativa, è a metà della strada che porta Touring dai modelli anteguerra, ai fasti della “Villa d’Este”, dopo la guerra.
A proposito del nome “Turinga“: quando le relazioni tra l’Italia fascista e il resto dell’Europa iniziarono a diventare ostili, Mussolini introdusse una legge non scritta per evitare l’uso di parole straniere, così “Inter” (squadra internazionale di calcio – squadra di calcio di Milano) divenne “Ambrosiana” (Sant’Ambrogio è il patrono di Milano), “Cognac” divenne “Acquarzente” (acqua che brucia), “Basket” divenne “pallacanestro” e, per “italianizzare” il loro marchio, “Touring” divenne “Turinga“.
Comunque, un numero davvero limitato di auto Touring venne contrassegnato con il marchio Turinga e pochissime furono le 6C 2500, alcune convertibili; solo tre “Berlinetta” sopravvivono di cui una è stata modificata, per cui solo due sopravvivono con queste forme, inclusa l’auto in questo lotto.
Le linee, tipicamente “Touring”, sono piuttosto improntate alla presenza ed imponenza dei volumi, ma restano pur sempre dinamiche. In particolare il muso, molto rastremato ma pronunciato, come una prua stretta tra i due grandi fari ovali che taglia a metà le linee orizzontali tese delle griglie e dei paraurti semi-integrati (una novità per un’auto che nasce ante-guerra). Le proporzioni dei volumi sono equilibrate e raccordate armoniosamente. Le finiture di lusso e i dettagli, degni di un orefice, si alternano a specifiche “corsaiole” come i finestrini laterali e posteriori in plexiglass.
All’interno, una sensazione tangibile di lusso e raffinatezza; tutto l’abitacolo ed i 4 sontuosi sedili sono rivestiti di velluto a coste; tasche maniglie e manopole, in metallo cromato, legno e bachelite sono disegnati da linee armoniche e curve, con attenzione ad ogni dettaglio; la raffinatissima plancia, è in un’eccezionale finitura in pelle martellata sotto un sottile strato di plexiglass trasparente serigrafato.
Se volete scoprire di più su questa fantastica auto, qui trovate la scheda completa e qui tutte le informazioni sull’asta che si terrà a ottobre.
from Wednesday 28 October 2020 a Friday 30 October 2020, 05:00 PM • Online