La Summa di Luca Pacioli (Venezia, 1494) non smentisce la aspettative e si attesta come il libro a stampa più caro mai venduto in Italia, in un’asta pubblica. Dopo una serrata competizione tra telefoni, il martelletto si è fermato a € 440.000, con i diritti un prezzo complessivo vicino ai € 550.000. La bellezza della copia e la richiesta del mercato, soprattutto internazionale, hanno decretato tale successo, che testimonia la tenuta del mercato dei libri di pregio in Italia, in particolar modo di quelli scientifici che negli ultimi anni hanno avuto una decisa impennata di valori.
L’intera asta ha totalizzato circa un milione di euro di venduto, inclusi i diritti, con una percentuale di lotti vicina al 65% e oltre il 100% del valore complessivo della raccolta. Segno che in ogni settore della vendita la competizione è stata serrata e avvincente.
Tra i top lots si segnalano il Dante di Landino in splendida legatura coeva (lotto 18) venduto a € 62.500, una preziosa aldina di Calepino in legatura originale (lotto 27 – € 17.500), un elegante manoscritto quattrocentesco di Boezio (lotto 19 – € 13.750) e un raro album di foto della Cina attribuibili a Felice Beato (lotto 311) aggiudicato per € 16.250.
Menzione a parte meritano gli acquisti effettuati dalla Biblioteca Nazionale di Roma e da altre istituzioni pubbliche italiane, che si sono assicurati i preziosi Taccuini inediti di Gadda (lotto 10 – € 37.500), importanti carte dannunziane e vari altri manoscritti pregiati, segno dell’attenzione da parte del MIBAC verso il patrimonio culturale che compare sul mercato e che oculatamente merita di essere preservato.